martedì 20 marzo 2012

La visita al Giornale di Sicilia

Ventuno aspiranti giornalisti della scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro, il 6 marzo hanno visitato la redazione centrale del Giornale di Sicilia, in via Lincoln a Palermo.
Grazie a questa esperienza gli alunni hanno potuto toccare con mano il ciclo produttivo del più antico quotidiano siciliano, dalla riunione di redazione alla ricerca delle notizie, dalla stesura degli articoli all’impaginazione, dalla revisione delle bozze alla stampa (che avviene con la rotativa).
L’attività si inserisce nell’ambito del progetto Pon “Giornalisti in erba” partito a fine gennaio e che si concluderà nella terza decade di marzo.
I "Giornalisti in erba" all'ingresso della redazione del Giornale di Sicilia
I ragazzi sono stati ricevuti dal giornalista Angelo Meli che ha fatto loro vedere un video introduttivo sul Giornale di Sicilia e sulle diverse fasi di produzione del giornale preparato appositamente per gli alunni.
Dopo gli aspiranti giornalisti hanno visitato tutti gli spazi della redazione, guidati da Angelo Meli che ha spiegato loro come che, per creare il giornale, la mattina i giornalisti vanno a cercare notizie e a fare le interviste; poi, nel primo pomeriggio, si passa alla scrittura degli articoli da pubblicare sul giornale, alla correzione e, infine, all’incisione su una lastra di alluminio. Queste lastre vengono poi messe sui rulli della rotativa che stampa i giornali. Gli alunni hanno anche visto la macchina che piega ed impacchetta i giornali che, di notte, vengono distribuiti in tutte le province della Sicilia con dei furgoni per essere letti l’indomani mattina dalla gente.
I ragazzi prima di vedere la moderna rotativa, hanno visto da vicino la vecchia Linotype (la vecchia macchina che serviva a stampare i giornali, ndr) e hanno compreso il ruolo fondamentale dell’evoluzione tecnologica nella diffusione dei giornali.
Insieme agli alunni del corso Pon “Giornalisti in erba” erano presenti alla visita del Giornale di Sicilia i ragazzi degli altri progetti Pon organizzati dalla scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro; nello specifico si tratta degli alunni di “Giocare con la lingua” e “Leggo, comprendo, produco”.
Il laboratorio di scrittura giornalistica “Giornalisti in erba” è stato organizzato in cinquanta ore di lezione tenute da Giuseppe Ippolito, giornalista pubblicista ed insegnante cui è stato affidato l’incarico di docenza, e dalla professoressa Bruna Calafato che insegna regolarmente presso la scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” e che ha avuto, all’interno progetto Pon “Giornalisti in erba”, il ruolo di tutor.
La parte iniziale del corso è stata dedicata all’apprendimento dei concetti del mondo giornalistico e delle tecniche di scrittura; subito dopo i primi incontri gli alunni si sono cimentati con le interviste sul campo e con la scrittura degli articoli dimostrando grande entusiasmo per il “lavoro” di cronista.
Gli incontri si sono svolti nelle ore pomeridiane; i lavori degli aspiranti giornalisti hanno dato vita al giornale on-line “Il corriere della scuola” che si può leggere all’indirizzo www.scuolamediatomasipalma.blogspot.com.
Il progetto Pon “Giornalisti in erba”, come anche gli altri progetti Pon organizzati dalla scuola, è stato finanziato dalla Comunità europea.

La redazione





Il giornalista Angelo Meli mostra agli aspiranti giornalisti una vecchia Linotype, la macchina con cui si stampavano i quotidiani prima dell'avvento delle moderne rotative
La macchina che impacchetta e distribuisce i giornali appena stampati
Una delle stanze open space, con numerosi computer, destinata alla stesura ed alla correzione degli articoli che andranno a formare il quotidiano
Da qui, ogni notte, partono molti furgoni che distribuiscono in tutte le edicole della Sicilia i quotidiani pronti per essere letti

Giocando con le parole si impara l'italiano

Giocare con le parole può servire ad imparare meglio la lingua italiana. E proprio per questo motivo, nella vasta offerta formativa della Scuola media “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro ha trovato posto un particolare progetto Pon dal titolo “Giocare con la lingua”.
Gli alunni che frequentano questo percorso formativo sono di prima e seconda media e sono stati guidati dall’esperto esterno Rosalia Madonia, insegnante di materie letterarie alle scuole superiori, e da un tutor interno alla scuola media “Tomasi”, la professoressa Gabriella Sortino che insegna italiano.
Cinquanta ore di lezione pomeridiane suddivise in diciassette incontri, organizzati il martedì ed il giovedì, durante i quali i ragazzi si sono confrontati con la struttura dei testi, con l’analisi e la manipolazione del genere narrativo fantastico ma anche, e soprattutto, con i giochi di parole dai tautogrammi agli anagrammi, passando per i fiori di sillabe. Il percorso formativo è cominciato il 31 gennaio e si concluderà a fine marzo.
Le lezioni sono state impostate dall’esperto esterno in modo tale da interessare e convolgere il più possibile gli alunni; non si è trattato dunque della solita lezione frontale. Gli alunni infatti hanno trascorso piacevolmente il tempo della lezione in classe e, intervistati da noi, hanno detto di essere contenti di frequentare questo corso.

Emanuela Burgio, Chiara Arcadipane, Myriam Greco, Laura Provenzani

Palazzo e Castello, ora si paga


Visitare il Palazzo Ducale e il Castello di Montechiaro sarà possibile pagando un biglietto che non supererà i cinque euro.
All’interno dei due monumenti storici potranno essere anche celebrati matrimoni con il rito civile, dietro pagamento di una cauzione e di una quota che verrà stabilita al più presto dal Comune, su proposta del capo settore dei Servizi culturali, con determina sindacale.
Purtroppo i due beni monumentali non potranno essere visitati ogni giorno dai turisti che decideranno di fare una puntata nella cittadina del Gattopardo poiché, in base al regolamento che disciplina le attività e la fruibilità, la giunta municipale dovrà approvare un calendario con i giorni e gli orari in cui sarà possibile consentire l’accesso ai forestieri.

giovedì 15 marzo 2012

Twitter: tutto sta in 140 caratteri

Twitter è un social network che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo. È diffuso in tutto il mondo dal 2006, quando fu creato dalla Obvious Corporation di San Francisco.
Il nome “Twitter” deriva dal verbo inglese to tweet che significa “cinguettare”. Tweet è anche il termine tecnico degli aggiornamenti del servizio. I Tweet che contengono esattamente 140 caratteri vengono chiamati twoosh. Gli aggiornamenti sono mostrati istantaneamente nella pagina di profilo dell’utente e comunicati agli utenti che si sono registrati per riceverli. È anche possibile limitare la visibilità dei propri messaggi oppure renderli visibili a chiunque.
Twitter ospita gran parte dell’umanità senza distinzione di età e cultura. La popolarità di Twitter ha visto una svolta con l’edizione del 2007 dal South by Southwest festival: nei giorni dell’evento l’uso di questo social network è triplicato, passando da 20.000 ad oltre 60.000 tweet al giorno.
Il 14 settembre 2010, a quasi 5 anni dal lancio, Twitter ha lanciato una nuova interfaccia completamente rivisitata con una migliore integrazione delle funzionalità via via introdotte durante gli anni e ha cambiato il suo logo.
Il logo di Twitter

Il servizio è diventato estremamente popolare, anche come avversario di Facebook, grazie alla semplicità ed immediatezza dell’utilizzo. Esistono diversi casi in cui Twitter è stato usato dagli utenti per diffondere notizie, come strumento di giornalismo partecipativo. Ad esempio nel caso del terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009, gli utenti Twitter hanno segnalato la notizia prima dei media tradizionali.
È anche un social network molto utile, alcune aziende, università, scuole e le Pubbliche amministrazioni utilizzano Twitter a scopi didattici.
Dall’11 dicembre 2009 le lingue attive in Twitter sono il francese, l’italiano, il tedesco e lo spagnolo insieme all’inglese ed al giapponese che erano presenti fin dall’inizio.
Il 30 aprile 2009, Twitter ha cambiato la sua interfaccia web con l’aggiunta di una barra di ricerca e un riassunto di temi di attualità, cioè  le frasi più comuni che compaiono nel messaggio.

Olga Zarbo, Martina Castronovo, Emanuela Burgio



Meno spese a causa della crisi economica

La crisi economica che, ormai da anni, imperversa in tutto il mondo si fa sentire anche a Palma di Montechiaro obbligando i cittadini a stringere la cinghia ed eliminare le spese ritenute superflue.
Infatti tanti nostri concittadini hanno ridotto il consumo di caffè al bar, non vanno a mangiare al ristorante come facevano prima che cominciasse la crisi; e hanno anche ridotto le spese destinate all’abbigliamento e alle vacanze.
Le spese al supermercato sono ridotte all'osso

Il motivo è semplice: sono tutte spese che pesano sul bilancio familiare.
La situazione è resa ancor più problematica dal fatto che molte persone sono senza lavoro; e quando ce l’hanno non riescono ad arrivare alla fine del mese proprio a causa della crisi economica che l’Italia sta attraversando.
Sempre più spesso la gente si lamenta perché i soldi non bastano per affrontare tutte le spese mensili che una famiglia deve fare.

E' sempre più difficile arrivare a fine mese

Un Rapporto della Confcommercio sull’andamento dei consumi negli ultimi 40 anni analizza come è cambiata la spesa degli italiani ai tempi della crisi e mette in evidenza che sono aumentate le spese “obbligate” come ad esempio l’abitazione, le assicurazioni, la sanità e quelle per comunicazioni e “home office” (pc, internet, video). Sempre dal rapporto della Confcommercio emerge che sono diminuite le spese per i generi alimentari, per le bevande alcoliche e per i tabacchi; a subire una flessione negativa sono anche le spese per mobili ed elettrodomestici, per alberghi, bar e ristoranti.

Concetta Sorintano, Sabrina Rinoldo





Facebook sfonda il muro degli 800 milioni di iscritti

Con più di 845 milioni di utenti, Facebook è il social network più diffuso e usato al mondo da chiunque possieda un computer. Una piattaforma on line, ad accesso gratuito, che è riuscita a raccogliere gran parte dell’umanità senza distinzione di età e cultura.
Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook
È il secondo sito più visitato al mondo, preceduto solo da Google. Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg all’epoca studente diciannovenne presso l’università di Harvard, con l’aiuto di Andrew MoCollum e Eduardo Saverin. A quel tempo, Zuckerberg fu aiutato da Dustin Moskovitz e Cris Hughes per la promozione del sito e Facebook si espanse in tutto il mondo.
Facebook è “esploso” in modo vertiginoso contro ogni aspettativa dei suoi ideatori. “Abbiamo creato un mostro senza rendercene conto – commenta Hughes; è il secondo sito web più visitato di tutta la rete”.

Facebook è il figlio tecnologico dei tradizionali annuari scolastici americani; i suoi fondatori sono partiti proprio da questa idea e non immaginavano, agli inizi, quale diffusione avrebbe raggiunto il fenomeno.

Il logo del social network più diffuso al mondo
Ciascun utente ha un profilo personale dove ogni informazione pubblicata è un elemento che contribuisce a rintracciare la persona ricercata; dalla località di residenza fino ai gusti televisivi, passando attraverso i dati relativi alle scuole frequentate (dato molto utile, ndr) ed alla sede di lavoro. Ma prima di avere accesso a informazioni, fotografie e video degli altri utenti, però, bisogna aggiungere la persona al proprio “elenco amici” ed attendere che accettino la richiesta di amicizia. Ogni utente può pubblicare tutti i file che desidera (foto, video e quant’altro, ndr) per condividerli con gli altri utenti. Su Facebook si trovano anche una miriade di minigiochi, quiz, sondaggi ed un sistema di chat.

Numerosi sono i problemi sorti riguardo l’uso di Facebook come mezzo di controllo perché rappresenta una vera e propria miniera di dati; non esiste in fatti un controllo capillare di “chi può vedere che cosa”, salvo casi molto rari.

Dall’11 settembre 2006, chiunque abbia più di tredici anni può parteciparvi.

Oltre alle naturali attività di servizio di rete sociale, sono state sviluppate numerosi giochi on-line come Farm ville, Pet society, Castle ville, City ville. Nella classifica mondiale degli utenti l’Italia si trova all’undicesimo posto con 21 milioni di iscritti.

 

Erica Bongiorno, Myriam Greco, Laura Provenzani, Chiara Arcadipane

 

 


 

lunedì 12 marzo 2012

Partiti i lavori per ripristinare la strada statale Palma-Camastra

Verrà finalmente sistemata la strada statale 410 che collega Palma di Montechiaro e Camastra. È infatti dalla primavera del 2010 che la strada è franata a causa delle intense piogge, e fino a pochi giorni è rimasta in condizioni pietose mettendo seriamente a rischio l’incolumità di agricoltori e pendolari costretti ogni giorno a percorrerla per motivi di lavoro, nonostante la chiusura al traffico.
Il sindaco Rosario Bonfanti è venuto a conoscenza dall’ingegnere Ugo Di Bernardo, direttore del compartimento regionale dell’Anas, che finalmente le grosse voragini presenti sulla 410 verranno eliminate. I lavori di sistemazione verranno a costare, secondo le stime, circa 500 mila euro; ad aggiudicarsi l’appalto è stata la ditta 3B di Favara.
Dopo lunghi mesi di attesa e dopo tante proteste, dunque, la strada statale 410 sarà nuovamente percorribile in sicurezza da quanti vorranno andare a Camastra, Naro e Canicattì; ma anche dai numerosi viticoltori e produttori agricoli palmesi che lungo questa strada hanno i propri poderi.
Oltre alla eliminazione della frana, le opere progettate dai tecnici dell’Anas prevedono la sistemazione degli argini con una massicciata in cemento armato e la sistemazione di un ampio tratto della carreggiata.
La notizia dell’appalto dei lavori per fare ripristinare il traffico veicolare nel tratto Palma-Camastra, all’altezza di contrada Saladino, è stata accolta con notevole soddisfazione dal sindaco Rosario Bonfanti che aveva più volte sollecitato l’Anas ad intervenire.
E probabilmente dare un’accelerazione al bando della gara d’appalto avranno influito le proteste di decine di agricoltori palmesi nei confronti del Compartimento regionale dell’Anas, guidate dal consigliere comunale del "Patto per Palma" Salvatore Manganello.

Giusy Lumia, Simona Lo Giudice


La strada statale 410 che collega Palma di Montechiaro a Camastra è chiusa dalla primavera del 2010; in più punti il manto stradale ha ceduto a causa delle intense pioggie

L'Anas ha "finalmente" cominciato i lavori per rendere nuovamente percorribile la strada statale 410