Sono pochi gli spazi pubblici a disposizione dei giovani di Palma di Montechiaro.
Creare luoghi in cui giovani possono riunirsi probabilmente favorirebbe lo scambio di idee e di opinioni fra ragazzi e ragazze che devono pensare al proprio futuro e, forse, servirebbe a renderli più legati alla nostra città.
A Palma di Montechiaro mancano infatti centri ricreativi dove i giovani possono trascorrere del tempo in sicurezza come una piscina, un parco giochi, un cinema funzionante (quello che c’è è sempre chiuso).
In sintesi mancano dei punti di ritrovo controllati all’interno dei quali i giovani possono condurre una vita migliore. E questa situazione è ancora più evidente nel periodo invernale.
Tanti giovani probabilmente andranno via da Palma alla ricerca di un lavoro e nel fare questa scelta forse saranno spinti anche dalla mancanza di luoghi comuni d’incontro; questi giovani che vanno via forse non avranno mai più la possibilità di portare avanti usi e costumi della loro città d’origine.
Da molti ragazzi Palma di Montechiaro è chiamata “Palma di munnizzaru”.
Crediamo che la prima cosa che dovrebbe radicalmente cambiare per avere una città migliore è la mentalità.
Noemi Furnari, Aurora Di Caro
Il giornale on-line della scuola media statale "Giuseppe Tomasi di Lampedusa" di Palma di Montechiaro (Ag) realizzato nell'ambito progetto Pon "Giornalisti in erba" a.s. 2011-2012. Responsabili del progetto - Esperto esterno: dott. Giuseppe Ippolito; Tutor: prof.ssa Bruna Calafato; Dirigente scolastico: dott.ssa Adriana Letizia Mandracchia Pon “Competenze dello sviluppo” finanziato con il Fondo Sociale Europeo - Miglioramento e valorizzazione delle risorse umane - Obiettivo C-1-FSE-2011-2236
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